Chi passa
spesso a trovarmi ha capito che sono fissata per i programmi di cucina. Non ci
posso far nulla, mi piacciono. Grazie ad Alice tv ho riscoperto un’altra
maestra di “La Prova del Cuoco”, Sara Papa, che con il suo programma, “Pane, Amore e Fantasia” mi ha
letteralmente conquistato. È da un po’ che ho in mente di realizzare il lievito
madre, lei in trasmissione lo utilizza sempre, e che dire? Quello in acqua è
magnifico! Dopo aver preparato una focaccia, dei panini o qualsiasi altro
prodotto con quel lievito credo che si possa dire di essere realmente felici.
Sto cercando di evitare di mettere alla luce questo lievito poiché temo che mi tolga del tempo, troppo tempo. Bisogna rinfrescarlo spesso e poi, che senso avrebbe avere un meraviglioso lievito in acqua se non panificassi con costanza? In realtà non posso permetterlo. La mia forma fisica ne risentirebbe a causa della mia persistente voglia di sgranocchiare qualcosa, così come i miei studi. Ed allora, con sommo dispiacere, tendo a procrastinare questo lieto evento al futuro.
Sto cercando di evitare di mettere alla luce questo lievito poiché temo che mi tolga del tempo, troppo tempo. Bisogna rinfrescarlo spesso e poi, che senso avrebbe avere un meraviglioso lievito in acqua se non panificassi con costanza? In realtà non posso permetterlo. La mia forma fisica ne risentirebbe a causa della mia persistente voglia di sgranocchiare qualcosa, così come i miei studi. Ed allora, con sommo dispiacere, tendo a procrastinare questo lieto evento al futuro.
Ogni volta che
un panetto lievita, credo che avvenga una magia. La pasta prende
vita, ed io sono stata il mezzo che ha permesso ciò.
“L’eterno divenire della farina” lo ha divinamente definito la mia amica Annafranca. Indefinito è
il numero di vesti che la farina può assumere.
Se prendessi,
senza pesar nulla, farina, acqua, sale ed altri ingredienti, avrei realizzato
qualcosa che nessuno mai potrà riprodurre allo stesso modo, neppure io. C’è la
contrapposizione tra l’infinito della farina e il limite dell’uomo. Potrò rifare una cosa simile, ma non sarà mai la stessa.
SPIGHE INTEGRALI
700
g farina integrale
450
g lievito madre oppure 20 g lievito di birra
10
g miele
14
g sale
1 cucchiaio
abbondante di semi di finocchietto o altre spezie
Miscelate la farina con l’acqua, il
lievito, il miele e i semi di finocchietto (io ho messo l’origano). Successivamente
incorporate il sale e lavorate fino a ottenere un composto liscio e
omogeneo.
Ponete l’impasto in una ciotola, coperta con un canovaccio e lasciate
lievitare fino al raddoppio del volume iniziale.
Rovesciate l’impasto su una spianatoia,
dividetelo con un tarocco in 3 parti uguali e formate dei filoncini.
Io con metà dose di farina, quindi 350 g, ho diviso l’impasto in 8 parti ed ho ottenuto delle piccole spighe.
Praticate delle incisioni con le forbici.
Ricavate una spiga da ogni filoncino
portando una parte dell’impasto a destra ed una a sinistra.
Lasciate lievitare per circa 30 minuti a
una temperatura di 24° C.
Cuocete in forno preriscaldato a 230-250° C per 10 minuti, quindi riducete
la temperatura a 180°C e proseguite la cottura per altri 40-45 minuti.
Ovviamente se fate delle pezzature piccole come le mie, riducete i tempi.
Commenti
Posta un commento