Taralli bolliti pugliesi

Con il passare del tempo mi rendo conto sempre più di quanto sia forte il senso d'appartenenza alla mia terra. Amo le mie radici pugliesi. Amo svegliarmi la mattina e sapere che quasi sicuramente ci sarà il sole, che il cielo non sarà coperto dalle nuvole e che se pioverà, sarà per poco. 
Amo la cucina ricca, saporita e genuina della nonna e il sapore che il nostro pregiatissimo olio extravergine d'oliva conferisce ai piatti. Amo le panzerottate con gli amici ed il gusto che una semplice pasta di pane assume una volta cotta nell'olio bollente. Amo i nostri modi di dire e amo ancora di più il nostro modo di fare.
Amo svegliarmi con il profumo della nostra focaccia con pomodori e origano che si sprigiona in casa la domenica mattina e che mamma ha preparato con la ricetta antica. Amo le orecchiette rigorosamente fatte a mano e il ragù domenicale. Amo le tette delle monache, i fantastici dolcetti tipici del nord barese che mi stanno letteralmente impazzire perchè non riesco a farli a casa; ma forse li amo di più anche per questo. Amo le "focaccine dei morti" che si mangiano solo ed esclusivamente il 2 Novembre.
Amo gli after in estate. Il ritornare quasi tutti i giorni all'alba a casa dopo aver passato una serata a ballare sulla spiaggia. Amo far colazione di notte, gustare un buon espressino e vedere che il bar è pieno perchè da noi prendere caffè e cornetto prima di andare a dormire è un obbligo. 
Amo sapere che posso uscire di casa alle 22:30 per cenare fuori e non sentirmi dire "abbiamo chiuso la cucina".
Penso che il mio senso di appartenenza sia aumentato molto viaggiando, ascoltando i racconti delle persone che si sono allontanate per lavoro o per studio e che hanno nostalgia della bella Puglia. 
In ogni caso, se anch'io dovessi abbandonare la mia terra, quello che mi mancherà maggiormente sarà la mia famiglia.

Casa, per me, è dove c'è la mia famiglia.

Questa sera vi propongo una ricetta antichissima, quella dei taralli bolliti. Una ricetta rustica, gustosa e che amo particolarmente. L'esecutio è molto semplice. Ecco a voi la lista degli ingredienti e il procedimento:

                       TARALLI BOLLITI PUGLIESI



1 kg farina 00 (180 W)
400 ml vino bianco
300 ml olio extravergine d'oliva *
20 gr di sale

Io li ho fatti semplici, ma se volete potete aggiungere semi di finocchietto, pepe ecc 

Versare in una ciotola la farina e aggiungere l’olio, il sale (ed eventualmente  il pepe o i semi di finocchietto) e infine il vino bianco r Impastate gli ingredienti e quando saranno amalgamati trasferite il tutto su un asse di legno e continuare ad impastare  fino a che il composto sarà liscio ed elastico. Mettere l’impasto in una ciotola e coprirlo con la pellicola, quindi farlo riposare per almeno trenta minuti al fresco. Questo riposo consentirà una migliore lavorabilità dell'impasto.

Dividere l’impasto in pezzetti e con il palmo della mano ricavate dei bastoncini. Unire le due estremità del bastoncino per formare un cerchio. Porre i taralli ottenuti su di un canovaccio pulito.

 
Portare a bollore un tegame contenente dell’acqua: buttare dentro una manciata di taralli. Non appena i taralli verranno a galla, scolarli e adagiarli su un canovaccio pulito.


Subito dopo trasferirli su di una teglia foderata con carta forno (io non l'ho foderata, ho usato una teglia antiaderente)  e infornarli in forno già caldo a 200 °  fino a che non saranno appena dorati, all'incirca 30 minuti. Non estrarre subito la teglia dal forno, ma lasciarla all'interno con lo sportello aperto.
Lasciar raffreddare completamente i taralli prima di gustarli.

Sono ottimi da servire assieme ad un aperitivo oppure da sgranocchiare quando ci assale la voglia di sgranocchiare qualcosa.




* Girovagando sul web ho visto molte ricette che prevedono 250 ml di olio evo per 1 Kg di farina. Io vi consiglio, così come ho scritto tra gli ingredienti, di arrivare a 300 ml in quanto altrimenti si avrebbero dei taralli croccanti, ma duri. 


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